Luce blu: benefici, rischi e occhiali

Ti è mai capitato? Dopo una lunga giornata davanti allo schermo fai fatica ad addormentarti – ma non vuoi rinunciare allo smartphone?

Non sei l’unico. In un mondo in cui lavoro, comunicazione e tempo libero sono sempre più digitali, siamo esposti quasi costantemente alla luce blu – proveniente dalla luce solare, dalle lampade LED, dagli schermi o dagli smartphone.

Ma cos’è esattamente? Che effetto ha sul tuo corpo, sul sonno e sulla vista – e come puoi proteggerti in modo efficace senza rinunciare ai dispositivi digitali?

Cos’è la luce blu?

La luce blu è una componente dello spettro della luce visibile. Ha una lunghezza d’onda corta, compresa tra circa 380 e 500 nanometri – e quindi una delle energie più elevate tra tutte le tonalità visibili. Confina direttamente con la luce UV invisibile, nota per i suoi possibili effetti negativi sulla salute.

Anche se la luce solare è la principale fonte naturale di luce blu, anche fonti artificiali come luci LED, monitor di smartphone e computer e l’illuminazione automobilistica moderna (come i fari allo xeno) ne contribuiscono in modo significativo. Dopo la pandemia di COVID-19 e l’aumento del tempo trascorso davanti agli schermi, siamo tutti più esposti a queste fonti – e quindi a un maggiore livello di luce blu.

Christian Lappe

La luce blu gioca un ruolo importante in diversi aspetti rilevanti della salute e del benessere.

Dr. Christian Lappe Head of Scientific Affairs & Technical Communications, ZEISS Vision Care
Lo spettro visibile
Lo spettro visibile

Qual è l’effetto della luce blu sul nostro organismo?

  • Grafico che mostra come la luce diurna naturale e la luce blu degli schermi influenzano il ritmo circadiano e il ciclo della melatonina, dalla mattina al sonno notturno.
    Grafico che mostra come la luce diurna naturale e la luce blu degli schermi influenzano il ritmo circadiano e il ciclo della melatonina, dalla mattina al sonno notturno.

Un regolatore naturale

La luce blu influisce su molto più della nostra capacità visiva. Gioca un ruolo chiave nella regolazione del ritmo circadiano – cioè quell’orologio interno che determina quando siamo svegli, attivi o assonnati. Attraverso cellule fotosensibili nella retina, il cervello riceve il segnale se è “giorno” o “notte”. Se l’intensità della luce blu è elevata, il corpo riduce la produzione di melatonina, l’ormone del sonno. Il risultato: ci sentiamo svegli, vigili ed energici.

Si può paragonare questo effetto a un espresso naturale: la luce blu stimola il nostro organismo, favorisce la concentrazione e può contribuire a migliorare l’umore

Sonno, recupero e ritmo

Quando arriva la sera e la componente blu della luce diminuisce naturalmente, il corpo inizia a produrre melatonina – diventiamo assonnati e pronti per dormire.

Il problema nasce quando continuiamo a guardare display illuminati da LED anche di sera. La luce blu artificiale suggerisce al corpo che è ancora giorno. Di conseguenza, i livelli di melatonina rimangono bassi, ci si addormenta con difficoltà e il ritmo sonno-veglia può alterarsi.

Effetti positivi: la luce blu nella depressione stagionale

La luce blu non è solo un ostacolo al sonno – può anche avere effetti positivi. Soprattutto durante i mesi bui dell’anno molte persone soffrono di depressione stagionale o invernale. Una delle cause è la carenza di luce diurna, in particolare di luce blu.

Una terapia luminosa mirata con una componente blu più alta può essere utile: studi dimostrano che la luce intensa con uno spettro specifico può influenzare positivamente l’umore, stabilizzare l’orologio biologico e aumentare i livelli di energia. In molti casi, l’umore migliora già dopo pochi giorni di applicazione regolare.

  • Uomo con occhiali da sole blu in montagna sotto il sole invernale, simbolo degli effetti positivi della luce blu sulla depressione stagionale.

Quando la luce blu diventa un fattore di stress visivo

Oltre agli effetti positivi, esistono anche motivi di preoccupazione – soprattutto in caso di esposizione intensa o prolungata alla luce blu ad alta energia. Possono insorgere irritazioni acute della congiuntiva e della cornea, ma anche danni a lungo termine.

Alcuni studi medici collegano un’esposizione intensa a raggi UV e luce blu con un rischio maggiore di malattie oculari croniche come la cataratta o la degenerazione maculare, un danno significativo alla parte centrale della retina. Il rischio aumenta in ambienti con forte riflessione naturale, ad esempio su neve, acqua o in montagna.

Numerose evidenze scientifiche dimostrano che un’eccessiva esposizione delle cellule gangliari fotosensibili alla luce blu può contribuire a peggiorare alcune comuni patologie oculari legate all’età – con potenziali rischi per la salute degli occhi.

Dr. Christian Lappe Head of Scientific Affairs & Technical Communications, ZEISS Vision Care

Affaticamento visivo digitale: una conseguenza del tempo davanti agli schermi

Molte persone che trascorrono ore davanti a uno schermo riferiscono sintomi come occhi irritati o secchi, visione sfocata o mal di testa. Questi disturbi rientrano nella categoria dell’affaticamento visivo digitale.

Oltre alla messa a fuoco costante a distanza ravvicinata, sono soprattutto la luce diffusa, l’abbagliamento e la componente blu a sollecitare il nostro sistema visivo – spesso più di quanto ci rendiamo conto.

L’affaticamento visivo digitale è un insieme di disturbi oculari e visivi causati dall’uso intenso di dispositivi digitali.

Dr. Christian Lappe Head of Scientific Affairs & Technical Communications, ZEISS Vision Care
Chi già porta gli occhiali può scegliere lenti con filtro per la luce blu integrato – una soluzione moderna per combinare comfort visivo e protezione.
Lenti con filtro per la luce blu integrato

Cosa posso fare per proteggere i miei occhi?

Un uso consapevole della luce può fare una grande differenza.

Anche piccoli cambiamenti nella vita quotidiana aiutano:

  • La sera può essere utile attivare la modalità notturna sullo smartphone o sul laptop per ridurre la componente blu. Anche fare pause regolari dagli schermi – idealmente almeno un’ora prima di dormire – aiuta a rilassarsi. Nelle stanze di casa è preferibile usare luci calde e soffuse invece di LED intensi.
  • Chi passa molto tempo all’aperto – per esempio facendo escursioni, sciando o praticando sport acquatici – dovrebbe indossare occhiali da sole con protezione UV-A e UV-B al 100%.
  • Chi già porta gli occhiali può scegliere lenti con filtro per la luce blu integrato – una soluzione moderna per combinare comfort visivo e protezione.

Protezione intelligente con lenti moderne

“Un filtro intelligente per la luce blu deve ridurre l’esposizione rimanendo entro limiti accettabili.” – Dr. Christian Lappe

Le lenti con filtro per la luce blu funzionano oggi grazie a materiali assorbenti all’interno del vetro oppure attraverso rivestimenti speciali sulla superficie. Entrambi gli approcci mirano a ridurre selettivamente la luce ad alta energia senza compromettere la resa cromatica o il contrasto.

Domande frequenti – risposte chiare

  • La luce blu ha una lunghezza d’onda compresa tra 380 e 500 nm.

  • Non è dannosa di per sé, ma un’elevata esposizione – ad esempio al sole o davanti agli schermi – può contribuire a irritazioni, disturbi del sonno o danni oculari nel lungo periodo.

  • La luce UV è invisibile e può essere pericolosa per pelle e occhi. La luce blu è visibile e può avere effetti sia positivi che negativi su salute e comfort visivo.

  • L’intensità è generalmente bassa. Tuttavia, fissare lo schermo a lungo può provocare sintomi da affaticamento visivo digitale come occhi stanchi, mal di testa e difficoltà nel sonno.

  • Per contribuire alla prevenzione di danni a lungo termine (es. degenerazione maculare) e per uno sforzo visivo ridotto – soprattutto se lavori molto davanti allo schermo o sei spesso al sole.

  • Occhi secchi o che bruciano, visione sfocata, mal di testa e difficoltà di concentrazione – soprattutto dopo un uso prolungato di dispositivi digitali.

  • Usa la modalità notturna, fai pause regolari, scegli fonti luminose calde, indossa occhiali da sole al sole – e considera lenti con filtro per la luce blu.

  • Sì. Gli occhi dei bambini sono più sensibili e gli anziani possono essere più soggetti a disturbi del sonno legati alla luce blu. La protezione è utile a ogni età.


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