Discromatopsia rosso-verde, daltonismo rosso-verde e acromatopsia completa

Hai mai fatto un complimento per un paio di scarpe “rosse” e ti sei sentito rispondere che sono grigie? Ti è mai capitato, o conosci qualcuno a cui capita, di confondere il rosso con il verde? Non tutti percepiscono i colori allo stesso modo. Disturbi come la discromatopsia rosso-verde o il daltonismo sono più comuni di quanto si pensi – spesso senza che chi ne è affetto se ne renda conto. Eppure, un semplice test dei colori può fornire risposte rapide. Ma cosa si cela dietro questi disturbi visivi? Quali sono le differenze e come puoi riconoscerli?

Mele rosse con foglie verdi viste con visione cromatica normale, tonalità vivide e ben distinte.
Mele con tonalità rosso-verdi attenuate, rappresentazione della discromatopsia rosso-verde.

Cos’è la discromatopsia rosso-verde e in cosa differisce dal daltonismo?

La discromatopsia rosso-verde è la forma più comune di alterazione della visione dei colori. In questi casi, la percezione di alcune tonalità – in particolare rosse e verdi – è limitata. Molte persone se ne accorgono solo tardi, magari durante una conversazione o nello svolgimento di attività che richiedono una precisa distinzione cromatica.

Si distinguono due tipi principali:

  • Discromatopsia al verde (deuteranomalia): le tonalità di verde appaiono spente o poco sature.
  • Discromatopsia al rosso (protanomalia): i toni rossi risultano meno intensi.

Il termine “daltonismo” si riferisce invece all’incapacità di percepire determinati colori, una condizione più rara che si manifesta come:

  • Daltonismo al rosso (protanopia) oppure
  • Daltonismo al verde (deuteranopia)

Nella vita quotidiana questi termini vengono spesso confusi – ma non sono sinonimi. Nella discromatopsia i coni responsabili della percezione cromatica funzionano in modo limitato; nel daltonismo vero e proprio tali cellule possono essere completamente assenti.

Come si sviluppa un disturbo della visione dei colori?

La nostra percezione dei colori dipende da cellule sensoriali chiamate coni, presenti nella retina. Questi reagiscono a diverse lunghezze d’onda della luce:

  • Coni L per il rosso
  • Coni M per il verde
  • Coni S per il blu

Se uno di questi tipi di coni è assente o non funziona correttamente, può svilupparsi una discromatopsia o una forma di daltonismo. Le cause possono essere:

  • Alterazioni congenite
  • Patologie come la degenerazione maculare
  • Danni al nervo ottico (ad esempio dovuti a infiammazioni o aumento della pressione intracranica)
  • Alcuni farmaci
  • Cambiamenti legati all’età

La discromatopsia rosso-verde è spesso congenita e colpisce in modo significativamente maggiore gli uomini rispetto alle donne.

Nel nostro blog puoi approfondire meglio come funziona la visione dei colori, quante sfumature riusciamo a percepire e molto altro

Quali tipi di disturbi della visione dei colori esistono?

Discromatopsia (es. discromatopsia rosso-verde)
In questo caso tutti e tre i tipi di coni sono presenti, ma uno non funziona correttamente. I colori appaiono meno vividi, possono essere confusi o riconosciuti solo se molto saturi.

Tricromatismo anomalo
Questa condizione comporta una sensibilità ridotta dei coni pur essendo tutti presenti. I colori risultano attenuati e possono essere facilmente confusi. Ad esempio, una luce rossa del semaforo potrebbe non essere subito riconosciuta da chi ha una sensibilità ridotta al rosso.

Daltonismo parziale
In presenza di dicromatismo manca completamente uno dei tre tipi di coni. Ciò comporta l’incapacità di distinguere determinate tonalità – ad esempio rosso e verde in caso di assenza del cono rosso.

Daltonismo totale (acromatopsia)
Condizione molto rara in cui nessuno dei coni funziona. Le persone vedono solo in scala di grigi e sono spesso molto sensibili alla luce. È generalmente dovuta a mutazioni genetiche.

Come si può verificare la presenza di discromatopsia rosso-verde o daltonismo?

Se sospetti di avere difficoltà nella percezione dei colori, esistono diversi test che possono aiutarti a capire meglio la tua situazione.

Test di Ishihara
Il test più conosciuto per individuare la discromatopsia rosso-verde. Consiste in tavole composte da cerchi colorati che formano numeri o linee visibili solo a chi ha una visione cromatica normale o parzialmente alterata.

Anomaloscopio
Un test di precisione in cui si devono mescolare luce rossa e verde per ottenere un determinato tono di giallo. Il risultato permette di determinare la presenza e l’intensità del disturbo.

Test di Farnsworth
Consiste nell’ordinare correttamente tessere colorate secondo le sfumature. Chi ha un disturbo della visione cromatica tende a creare schemi caratteristici che indicano il tipo specifico di alterazione.

  • Inizia il test: sei daltonico?
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Fai il test: potresti avere una discromatopsia?

Molte persone convivono con una discromatopsia senza saperlo. Magari è anche il tuo caso? Scoprilo osservando otto tavole di colore: su ognuna è rappresentato un numero – ma non sempre è visibile per tutti. Chi ha una visione cromatica alterata vede un numero diverso – o nessuno – rispetto a chi ha una visione normale.

Il numero corretto viene mostrato quando ci passi sopra con il mouse. Se quello che vedi non corrispondesse alla soluzione indicata, potresti avere una discromatopsia. Per avere la certezza, è consigliato un test professionale presso un oculista, che potrà anche identificare il tipo esatto di disturbo.

© YAY Media AS / Alamy Stockphoto

  • Confronto tra visione normale e discromatopsia rosso-verde in un supermercato, dove frutta e verdura appaiono con tonalità alterate.
  • Confronto tra visione normale e discromatopsia rosso-verde nella percezione di un semaforo e delle luci stradali.
  • Confronto tra visione normale e discromatopsia rosso-verde nella lettura di grafici in un ambiente di lavoro.
  • Confronto tra visione normale e discromatopsia rosso-verde nella lettura di una mappa della metropolitana, con linee colorate difficili da distinguere.

Cosa comporta una discromatopsia nella vita quotidiana?

Molti convivono con la discromatopsia rosso-verde senza particolari problemi. Tuttavia, ci sono situazioni quotidiane in cui distinguere i colori può rappresentare una sfida:

  • Nel traffico: le luci rosse dei semafori o dei freni posteriori delle macchine possono essere meno evidenti.
  • Nel lavoro: alcune professioni richiedono una visione cromatica precisa – come elettricisti, pittori, piloti o tecnici di laboratorio chimico.
  • Nel design o nella moda: confondere i colori può complicare il lavoro.

È importante sapere che in molte professioni è richiesto un test della vista cromatica. Se stai pensando a una formazione specifica o a un cambiamento di carriera, fare il test in anticipo può essere utile.

Cosa puoi fare se sei interessato da un disturbo della visione cromatica? Esistono lenti per daltonici?

Anche se non esiste una cura per la discromatopsia o il daltonismo, esistono soluzioni che possono aiutare nella vita quotidiana:

  • Occhiali speciali: possono migliorare il contrasto tra i colori e facilitare la distinzione
  • Lenti con filtro rosso: utili per chi ha sensibilità alla luce, ad esempio in caso di acromatopsia
  • Strumenti digitali: app o software che evidenziano i colori o li etichettano
  • Comunicazione con gli altri: informare familiari e colleghi può evitare malintesi

Il passo più importante? Fai un test della visione dei colori – ad esempio con il Check up Visivo online ZEISS o presso un ottico.

Domande frequenti su discromatopsia rosso-verde e daltonismo

  • La discromatopsia comporta una percezione alterata dei colori; nel daltonismo vero e proprio manca del tutto la capacità di distinguere determinati colori come il rosso o il verde.

  • Circa il 9% degli uomini e l’1% delle donne ne sono affetti – nella maggior parte dei casi dalla nascita.

  • No, attualmente non è possibile curarla. Tuttavia, esistono strumenti utili come occhiali speciali o app dedicate.

  • Un test come quello di Ishihara o il Check up Visivo online ZEISS può aiutarti a scoprirlo velocemente.

  • Ad esempio, pilota, elettricista, poliziotto o tecnico di laboratorio chimico – dove la distinzione cromatica è essenziale per la sicurezza.


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