Comprendere la visione

Come un brevetto (EP0039497) depositato da ZEISS definì trent'anni fa nuovi standard per le lenti progressive

Soluzione alla presbiopia, un difetto della vista di particolare interesse per l’ingegneria ottica, sia in passato che oggigiorno

16 ottobre 2019
  • Lenti progressive

La presbiopia, ovvero la progressiva diminuzione della capacità di mettere a fuoco gli oggetti da vicino, ha sempre rappresentato una sfida per i produttori di lenti, poiché quando si molano le superfici delle lenti progressive – considerate la migliore soluzione - si combinano diversi tipi di lenti ottiche. La ricerca del "santo Graal", ovvero la lente perfetta senza aree fuori fuoco, è tutt’oggi ancora in corso. Nei primi anni ottanta un giovane collaboratore del reparto di matematica di Carl Zeiss mise a segno un colpo decisivo nello sviluppo delle lenti progressive.

L'idea di creare lenti per occhiali capaci di garantire ai presbiti una continuità di visione da lontano a vicino nacque agli inizi del XX secolo. I primi tentativi di produzione di lenti progressive risalgono al 1909, ma non ebbero successo e le lenti non furono mai lanciate sul mercato a causa delle troppe imperfezioni. La svolta avvenne nel 1956, quando Bernhard Maitenaz, della Société des Lunetiers, brevettò le lenti progressive da lui sviluppate. Fu così posto il primo fondamento delle lenti progressive di oggi. Carl Zeiss propose sul mercato questo tipo di lenti progressive dal 1970 con il nome "Gradal".

Il rapporto tra le lenti progressive e la simmetria orizzontale

Intorno alla fine degli anni settanta un giovane matematico, fresco di laurea, entrò a far parte dell'azienda Carl Zeiss e, di propria iniziativa, non solo sviluppò nuovi design per lenti progressive conformi ai nuovi standard grazie a lunghi calcoli matematici su lenti e superfici tramite la tecnica spline, ma creò anche il programma per computer necessario per questi calcoli. Tutto ciò avveniva nell'era delle schede perforate e dei computer mainframe dalle capacità informatiche molto limitate.

Il nostro giovane collaboratore aveva un solo obiettivo: offrire delle lenti progressive per aiutare chi le avrebbe indossate a vedere meglio e in modo più naturale, e che che garantissero comfort e tollerabilità. Nessuna di queste caratteristiche poteva essere data per scontata all'epoca.

Il giovane matematico Gerhard Fürter e il direttore del reparto di matematica Hans Lahre raggiunsero insieme un'importante conquista nello sviluppo delle lenti progressive che fu confermata nel 1981 quando Carl Zeiss ottenne il brevetto EP0039497. Si trattava di un passo fondamentale verso la realizzazione di lenti progressive personalizzate.

Perché le lenti progressive "Gradal HS" erano tanto innovative e rivoluzionarie?

Nel 1983 Carl Zeiss lanciò sul mercato le innovative lenti progressive "Gradal HS". La caratteristica essenziale di questa nuova lente per occhiali era la "simmetria orizzontale" (HS) sviluppata da Gerhard Fürter, che garantiva un'identica percezione visiva di entrambi gli occhi e assicurava una comoda visione binoculare, ovvero una visione stereoscopica. Il livello di comfort e la tollerabilità delle lenti venivano così migliorati sensibilmente. La simmetria orizzontale garantisce la stessa visione nitida di un oggetto con entrambi gli occhi.

Un altro problema nello sviluppo delle lenti progressive era quello della visione da vicino. A differenza di quanto avviene nella visione da lontano, durante la lettura il nostro sguardo non si muove solo verso il basso, ma anche in direzione del naso. Per questo motivo la lente progressiva precedente alla Gradal HS era ruotata verso il naso di circa 10° su entrambi i lati, ma questa caratteristica impediva di mantenere la simmetria orizzontale. Fürter riuscì a fare a meno della rotazione delle lenti per la visione da vicino, mantenendo quindi i vantaggi della simmetria orizzontale per la visione stereoscopica. In questo modo fu possibile evitare la presenza di aberrazioni e, in generale, adattare meglio la lente per occhiali. Nel complesso, grazie al campo visivo più ampio le nuove lenti progressive erano più tollerabili soprattutto per la visione da vicino, ad esempio durante la lettura. Inoltre fu possibile realizzare lenti più sottili, più piatte, con una superficie ottica più uniforme e ottime caratteristiche dell'immagine in modo da garantire, al tempo stesso, una visione più nitida e un design migliore.

Le lenti progressive di oggi

Nel corso degli anni il giovane matematico divenne una figura di rilievo in Carl Zeiss e lo è ancora oggi. Dalla nascita della Gradal HS a oggi sono stati fatti enormi progressi nel campo delle lenti progressive e si continua a farne. Le acrobazie dell'occhio e i lunghi periodi di adattamento tipici delle prime lenti progressive, appartengono ormai al passato. Le lenti progressive si sono affermate sul mercato e sono ormai diffusissime. Inoltre hanno un alto grado di personalizzazione, come un abito creato su misura per gli occhi di ognuno. Un esempio di lenti progressive personalizzate di ultima generazione sono le  ZEISS Individual 2.


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