ZEISS condusse una ricerca approfondita e creò otto modelli di obiettivo che furono usati nel programma Apollo. Le sfide poste dall'uso degli obiettivi fotografici nello spazio furono affrontate come segue:
- Vennero aperte cavità su tutti gli obiettivi
- Le aperture e le ghiere di messa a fuoco vennero alterate per facilitarne l'uso con gli spessi guanti delle tute spaziali
- Gli obiettivi non furono trattati da bordo a bordo per evitare il degassamento
- Un trattamento all'argento refrattivo rese gli obiettivi resistenti alle fluttuazioni di temperatura all'esterno del veicolo spaziale
- Venne aggiunto un trattamento nero per prevenire riflessioni durante lo scatto di fotografie di oggetti all'esterno.
Chi sviluppò questi impressionanti obiettivi fotografici da usare nello spazio?
Molti degli eminenti risultati stati possibili grazie al lavoro del Dr. Erhard Glatzel e del suo team, Johannes Berger e Günther Lange. Negli anni '60 era uno dei principali scienziati e responsabili del reparto ricerca e sviluppo degli obiettivi ZEISS a Oberkochen, Germania. Le sue creazioni ottennero fama mondiale e, fra queste, gli obiettivi ZEISS Hologon e ZEISS Planar 0.7/50. Nel 1966, lo ZEISS Planar 0.7/50 venne sviluppato per l'uso in condizioni di forte oscurità. L'obiettivo era così potente che fu usato più tardi, nel 1973, per girare scene illuminate interamente a lume di candela nel film Barry Lyndon, che segnò la prima volta nella storia del cinema in cui fu possibile effettuare riprese senza l'uso di luce artificiale.
Come riconoscimento del successo nella progettazione di obiettivi speciali per le missioni lunari, il Dr. Erhard Glatzel ricevette l'Apollo Achievement Award. Sotto la sua direzione ZEISS sviluppò più di 100 progetti di obiettivi.